Partecipo a una cena di networking organizzata da Frank Schwalba-Hoth, ex eurodeputato, fondatore dei Verdi tedeschi, consulente di strategie politiche e uno dei più conosciuti networker a Bruxelles.
Sono in piedi insieme a una settantina di altre persone: siamo disposti a formare un cerchio e possiamo guardarci l'uno gli altri. Al centro Frank ci presenta ed esprime il suo piacere nel vedere tutte quelle persone provenienti da diversi paesi europei.
Dopo una breve pausa, cambia argomento e racconta che sua madre si è sposata durante il periodo nazista e che, per poterlo fare, ha dovuto dimostrare di essere "ariana" fornendo il suo albero genealogico. Frank racconta che anni dopo ha trovato quel libretto, ha comparato la vita dei suoi antenati con il periodo in cui hanno vissuto e ha scoperto che ognuno di loro ha partecipato a una guerra in Europa.
In quel momento Frank fa una pausa, inspira e si rivolge a noi guardandosi intorno.
"Grazie all'Unione Europea, io sono il primo a non aver ucciso uno di voi o a non essere stato ucciso da voi!"
Poi aggiunge "Io sono il primo nel mio albero genealogico a non aver ucciso nessuno e lo stesso vale per voi! Questa è la meraviglia dell'Unione europea: aver messo insieme popoli che si ammazzavano tra loro, facendoli discutere alla ricerca di un compromesso che vada bene per tutti."
Io intanto mi sussurro "Nel Seicento, in Europa ci sono stati cinque anni di pace!": è una frase che il mio docente di Studi strategici amava ripetere all'università. Ricordo che non sono i rapporti economici a salvarci dalle guerre e neppure la diffusione della democrazia come forma di stato. Quello che ha trasformato l'Europa da un campo di battaglia a un paradiso di pace è stata l'Unione Europea, cioè la condivisione di potere e la ricerca del compromesso in modo da raggiungere un futuro migliore per tutti. Ora quel paradiso c'è, spetta a noi farlo funzionare.
Sono in piedi insieme a una settantina di altre persone: siamo disposti a formare un cerchio e possiamo guardarci l'uno gli altri. Al centro Frank ci presenta ed esprime il suo piacere nel vedere tutte quelle persone provenienti da diversi paesi europei.
Dopo una breve pausa, cambia argomento e racconta che sua madre si è sposata durante il periodo nazista e che, per poterlo fare, ha dovuto dimostrare di essere "ariana" fornendo il suo albero genealogico. Frank racconta che anni dopo ha trovato quel libretto, ha comparato la vita dei suoi antenati con il periodo in cui hanno vissuto e ha scoperto che ognuno di loro ha partecipato a una guerra in Europa.
In quel momento Frank fa una pausa, inspira e si rivolge a noi guardandosi intorno.
"Grazie all'Unione Europea, io sono il primo a non aver ucciso uno di voi o a non essere stato ucciso da voi!"
Poi aggiunge "Io sono il primo nel mio albero genealogico a non aver ucciso nessuno e lo stesso vale per voi! Questa è la meraviglia dell'Unione europea: aver messo insieme popoli che si ammazzavano tra loro, facendoli discutere alla ricerca di un compromesso che vada bene per tutti."
Io intanto mi sussurro "Nel Seicento, in Europa ci sono stati cinque anni di pace!": è una frase che il mio docente di Studi strategici amava ripetere all'università. Ricordo che non sono i rapporti economici a salvarci dalle guerre e neppure la diffusione della democrazia come forma di stato. Quello che ha trasformato l'Europa da un campo di battaglia a un paradiso di pace è stata l'Unione Europea, cioè la condivisione di potere e la ricerca del compromesso in modo da raggiungere un futuro migliore per tutti. Ora quel paradiso c'è, spetta a noi farlo funzionare.
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